Fa molto meno paura giocare in borsa che rischiare in amore


TuttoLibri 

Fa molto meno paura giocare in borsa che rischiare in amore
Rebecca è un avvocato in carriera, Niel un pompiere A New York si incontrano e si tengono a distanza

di FEDERICA BOSCO

Esistono solo persone coraggiose, che sanno e vogliono buttarsi, e persone timorose che non intendono in alcun modo fare i conti né con le loro paure né con le loro passioni". Questo il tema centrale del nuovo romanzo di Anna Premoli In amore vince chi rischia, dove Rebecca, avvocatessa trentasettenne che ha ormai rinunciato all'amore, sebbene lo desideri più di ogni altra cosa al mondo, si trova letteralmente obbligata ad uscire dalla sua comfort zone, a causa di un allarme antincendio che la costringe a correre fuori di casa, a seguito delle insistenze di Niel, un aitante quanto altruista pompiere, che bussa insistentemente alla sua porta.

Sembra ci siano tutti i requisiti per l'inizio di una splendida storia d'amore fra i due protagonisti: lei rossa come Jessica Chastain e lui bello e rassicurante come Chris Hemsworth che immaginiamo già passeggiare mano nella mano nell'autunno di Central Park con il sottofondo della voce calda di Etta James.

Invece niente è più lontano dalla realtà. Ma non per via di un'altra fidanzata, o di un trasferimento imminente in Tasmania, no, il motivo è molto, ma molto più "semplice" di così: la paura. Paura del rischio, paura di buttarsi, di soffrire e perdersi. Rebecca lo ammette: non riesce che a mettere appena un piede nell'acqua e ritrarlo subito per paura di annegare. Quindi preferisce i suoi rassicuranti e lunghi bagni in vasca, sorseggiando vini pregiati, come unico piacere, in attesa di chissà cosa.

Niel, dal canto suo, preferisce affrontare i rischi di un incendio di quelli di un amore; un fuoco che non sa veramente come domare. Eppure intorno a loro sembra che tutti si buttino con coraggio e incoscienza. La sorella che dopo numerose delusioni è riuscita a redimere il fidanzato scapestrato, la madre che dopo anni di vedovanza si rimette in gioco con le app di dating, perfino il signor Layne, arzillo milionario con la propensione alle donazioni incaute, di cui Rebecca è tutrice legale, non si arrende a trovare l'amore. Perché allora è così difficile lasciarsi andare, nonostante il destino ti serva su un piatto d'argento la felicità.

Perché siamo esseri curiosi, che hanno meno paura di affrontare una guerra che il tumulto incontrollabile delle emozioni, poiché sappiamo che è più facile far rimarginare una ferita fisica di una emotiva. Così ci intrappoliamo in un eterno tira e molla fra un vorrei, ma non posso, senza soluzione.

Ma la vita bussa alla porta, letteralmente, la vita chiama a gran voce e vuole essere tolta dal pluriball e vissuta, non lasciata in un baule pieno di naftalina.

"Non puoi cercare di evitare un dolore futuro, dovuto alla perdita della persona che ami, chiudendoti a riccio nella speranza che nulla possa penetrare tra le tue spine", le ricorda saggiamente la madre. Ma è più facile a dirsi che a farsi.

Il rischio, quello imprevedibile di una relazione, ci sembra più pericoloso di quello degli investimenti in borsa, lo sa bene la Premoli (che da sempre definisco un supereroe), che si occupa di finanza ad alto livello, e sforna due romanzi l'anno.

"Come il backtesting di relative VaR non ci prepara alle reali oscillazioni di mercato, spesso e volentieri siamo altrettanto impreparati ai rischi reali della vita", scrive nei ringraziamenti (qualunque cosa voglia dire!)

In soldoni, siamo molto più propensi ad affidarci ai volatili movimenti del mercato, fidandoci di chi ne sa più di noi, ma con poche garanzie, convinti di prevedere il futuro, e non siamo disposti ad innamorarci o a fidarci degli amici, perché quello è un atto che richiede molto più coraggio.

Specialmente in quell'età in cui una donna comincia a sentirsi non più giovane (anche se non ancora con un piede nella fossa!) e le insicurezze avanzano a passo di carica, travestite da rughe e orologio biologico impazzito.

Cosa vorrà da me uno spericolato pompiere da calendario, che certamente avrà un harem di ammiratrici? Io che sono così impostata e per niente avventurosa, si chiede Rebecca, convinta di leggere nel pensiero di chi probabilmente si sta facendo le stesse domande.

Già perché la nostra convinzione di prevedere il futuro, ci convince di sapere con assoluta certezza cosa pensa l'altro di noi (leggi: ci sta sicuramente prendendo in giro) e questo ci preclude un gran numero di possibilità. Di begli incontri, scambi stimolanti, risate, relazioni. E forse varrebbe la pena, a volte, concedere il beneficio del dubbio, se non altro per vedere cosa succede.

"C'è gente che muore colpita da un fulmine", "C'è gente che muore colpita da un vaso di fiori", "C'è gente che è morta mentre stava prendendo il sole in barca, colpita alla testa da un pesce", le dice la sorella.

Insomma può succedere davvero di tutto e in qualsiasi momento, e solo per questo vale la pena rischiare. "Perché, a prescindere da tutto, siamo coscienti che solo rischiando potremo davvero imparare”. 

 


24/06/2023

Scarica file PDF allegato