La maledizione del Circeo dove il massacro segnò la storia d'Italia


Massimo Lugli e Antonio Del Greco su laRepubblica

La maledizione del Circeo dove il massacro segnò la storia d'Italia

di Clemente Pistilli

Tra due mesi la Pontina tornerà a riempirsi di auto di romani diretti verso le spiagge di Sabaudia. Come sempre saranno pochi quelli che resisteranno dal fare un tuffo e un selfie all'ombra del promontorio del Circeo. Inerpicandosi sulle stradine che tagliano la montagna della maga, dirigendosi verso Punta Rossa, la serenità della sabbia dorata e delle acque cristalline cede però il passo a un forte senso di inquietudine. Da quasi 48 anni il fascino di quei luoghi è offuscato dall'ombra nera del massacro consumato in una delle ville di via della Vasca Moresca, dove nel fìtto della macchia mediterranea vennero umiliate, stuprate e massacrate Donatella Colasanti e Rosaria Lopez. Il massacro del Circeo ha segnato la stessa storia d'Italia, portando la violenza sessuale ad essere considerata un reato contro la persona e non più solo contro la morale. Quell'orrore fu il frutto di una cultura della violenza, del disprezzo della donna, soprattutto di quella di borgata, dei figli di papà annoiati, che si esaltavano nello stupro e nel compiere i peggiori crimini abbracciando idee aberranti che dominavano i gruppi di estrema destra. Difficile in un romanzo far immergere completamente il lettore in quel sottobosco romano, trasformarlo in impotente spettatore delle torture che uccisero Rosaria e segnarono Donatella per tutta la vita, nelle storture di un Paese che hanno consentito ad Angelo Izzo di uscire dal carcere e di uccidere ancora, mentre Gianni Guido si trasformava in un fantasma dopo aver saldato il conto con la giustizia e Andrea Ghira riusciva a evitare le manette fino alla morte, dopo essersi arruolato nella Legione straniera spagnola. Massimo Lugli , 40 anni di cronaca nera alle spalle come inviato di Repubblica, e Antonio Del Greco, una lunga carriera al vertice della Polizia, da anni un connubio letterario di grande successo, ci sono riusciti in «Quei bravi ragazzi del Circeo», edito da Newton Compton editori, che verrà presentato in anteprima a «Libri Come» il prossimo 25 marzo, alle ore 17. Come sempre accade nei romanzi di Lugli e Del Greco alla storia principale si intreccia anche una seconda storia, che punta il dito su quel clan Casamonica che da troppi anni avvelena la vita della capitale. A dominare in tutta la sua crudezza è però il massacro. «Queste due - scrivono i due autori parlando dell'incontro tra assassini e vittime - sembrano parecchio imbranate, ferme sotto il sole a farsi arrostire, con quei sorrisetti da scolarette diligenti stampati in faccia. Meglio. Sarà un piacere trattarle da p...». E visto quanto accade quotidianamente anche a Roma una certa subcultura purtroppo ancora non è scomparsa.


22/03/2023

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