Giada Trebeschi


Bolognese, è nata nel 1973. Ha conseguito due lauree e un dottorato in Storia. I suoi romanzi sono tradotti in Spagna e Sud America e presto lo saranno anche in Germania, dove vive. Parla cinque lingue ed è interprete simultaneo per alcuni noti autori internazionali. Nel gennaio 2020 ha inventato La rubrica delle parole desuete e dintorni, in cui si occupa di parole, arte, storia e letteratura, e la cui pagina Facebook è seguitissima. Lo spettacolo delle desuete, pièce teatrale scritta a quattro mani con Giorgio Rizzo, ha già debuttato in importanti teatri sia in Italia che all’estero e si prepara per una nuova tournée. Per saperne di più su di lei: www.trebeschi.name.

Foto dell'autrice © Valentina Sommariva

Un velo non basta a piegare il suo animo

Catania, 1669.
Ancora giovanissima, Agata è costretta dalla famiglia a entrare in un convento di clausura. Poco importa che non abbia alcuna vocazione: le sue suppliche restano inascoltate ed è obbligata a prendere i voti, diventando suor Immacolata. Il suo temperamento ribelle è motivo di diffidenza da parte delle altre monache, e Immacolata si trova presto isolata e malvista. Neppure sua cugina Elisabetta, educanda in attesa del matrimonio, rappresenta per lei motivo di sollievo: la ragazza non perde occasione per denunciare la cugina alla badessa, che le infligge punizioni severissime. Solo l’improvviso arrivo in convento di Maria Grazia, esperta pasticciera, riesce a cambiare qualcosa nella...