Juliette Morillot


Francese di nascita, è laureata in Lingue Orientali e visita regolarmente la penisola coreana da oltre quarant’anni. Giornalista, scrittrice ed esperta delle due Coree, ha dedicato loro numerose opere, che hanno ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo.

«Un romanzo commovente, necessario.»

Seoul, 1937.
Sangmi non si è mai sentita accettata dalla sua famiglia. Il padre, un uomo potente e rispettato in tutta la Corea, le è sempre parso freddo e distante. E sua madre le ha riservato un trattamento diverso rispetto ai fratelli. Quando la ragazzina, nel tentativo di attirare le attenzioni paterne, commette un gesto disperato che rischia di finire in tragedia, la famiglia la allontana da casa, relegandola in un remoto villaggio di campagna. Sola, ancora spaventata per l’accaduto, Sangmi non ha idea di quello che la attende. L’esercito giapponese controlla la penisola e un giorno un manipolo di uomini irrompe nella sua scuola, portando via le giovanissime ragazze. All’uscita, anche Sangmi...