Novità


Il castello di Otranto è oggi unanimamente considerato il capostipite del romanzo gotico, la prima opera fantastica della letteratura inglese moderna: da Clara Reeve alla Radcliffe, da William Beckford a Charles Robert Maturin fino al Poe di The Fall of the House of Usher, tutti, in varia misura, si troveranno a dover fare i conti con Walpole e le sue misteriose, inquietanti fantasie visionarie, gremite di giganti spettrali, elmi magici, quadri parlanti, sotterranei labirintici che hanno inaugurato un vero e proprio genere letterario.

A cura di Gianni Pilo
Edizione integrale


Chi è Charles Dexter Ward? Lo studioso mite e un po' schivo conosciuto da tutti è cambiato in maniera sostanziale: rimane sempre chiuso in casa sua e i contatti con i familiari e gli altri sono ridotti al minimo, e perlopiù tenuti da un individuo repellente ed equivoco. Risa diaboliche, litanie sconosciute, odori mefitici e voci d'oltretomba si sentono provenire dal laboratorio che Dexter Ward tiene gelosamente chiuso. Solo alla fine il Dr. Willett, un amico di Ward, riuscirà a venire a capo di un mistero orripilante che affonda le sue radici negli spazi cosmici ... In questo romanzo abbiamo la prima apparizione di Yog-Sothoth, «L'Uno in Tutto e il Tutto In Uno», che rivestirà un ruolo...

Riccardo III • Romeo e Giulietta • Giulio Cesare • Macbeth • Amleto • Re Lear • Otello • Antonio e Cleopatra

Introduzione di Tommaso Pisanti
Edizioni integrali


Le malinconie e la follia (con metodo) del principe danese Amleto; l’amore contrastato e negato di Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti; l’ambizione sfrenata delle figlie di Lear; la brama di potere di Lady Macbeth che non si arresta davanti al delitto; la gelosia accecante di Otello: sono solo alcuni dei temi delle più note tragedie di Shakespeare, qui raccolte. Accanto e intorno a questa galleria di personaggi ruotano i caratteri del teatro tragico del Bardo: l’irruzione dell’elemento comico, le apparizioni di spiriti ultraterreni ancora non placati, i fools più saggi dei...

L’esclusa • Il turno • Il fu Mattia Pascal • Suo marito • I vecchi e i giovani • Quaderni di Serafino Gubbio operatore • Uno, nessuno e centomila

A cura di Sergio Campailla
Edizioni integrali


Fin dal primo romanzo, L’esclusa (1901), i personaggi della narrativa pirandelliana tracciano il grafico della solitudine e dell’alienazione dell’individuo di fronte a una realtà contraddittoria, inafferrabile, inconoscibile, priva di punti di riferimento. Ognuno a suo modo esemplifica o denuncia la sconcertante inquietudine, lo scacco, la sconfitta che nascono dall’impossibilità di sapere, di prevedere, di dominare. E l’autore delinea questa accidentata geografia di naufragi esistenziali con quella «pietà spietata» che rappresenta l’ingrata...

Introduzioni di Alberto Cappi e Attilio Scarpellini
Traduzione di Ferdinando Martini
Edizioni integrali


Grande affresco dell’epoca postnapoleonica e al tempo stesso appassionato romanzo d’amore, Il rosso e il nero fu pubblicato nel 1830. La vicenda di Julien Sorel, giovane di umili natali, intelligente, sensibile, esuberante, ambizioso, che cerca di farsi largo tra la mediocrità imperante nella Francia della Restaurazione sfruttando i favori di due donne, di cui poi si innamora, è lo specchio di un tempo difficile, di una realtà ostile, di un potere politico ingiusto, di un inarrestabile svilimento morale, di una inaccettabile tirannia dell’opinione pubblica. Scritto in poco più di un mese e mezzo, dopo anni di studi, La Certosa di...

Introduzione di Riccardo Reim
Cura e traduzione di Anna Banti
Edizione integrale


La Fiera delle Vanità è unanimemente considerato il capolavoro di William Makepeace Thackeray, nonché uno dei più notevoli romanzi dell’Ottocento inglese. Pubblicato a fascicoli mensili tra il 1847 e il 1848 (e subito dopo in volume), ottenne in breve un successo talmente clamoroso da impensierire Charles Dickens, fino allora beniamino incontrastato del pubblico anglosassone. Con straordinaria abilità, Thackeray dipinge un vasto affresco della Londra dei primi anni del secolo, caustico e spietato quanto preciso ed efficace: una Londra rievocata con grande gusto scenografico, sterminato palcoscenico rigurgitante di personaggi corrotti e immorali, stupidi e...

Edizione integrale
A cura di Viveka Melander

Sotto il bisturi di uno scienziato un cane viene trasformato in uomo. Ma non è la bestia a diventare più nobile, è lo spirito umano ad abbassarsi al livello canino. O forse la verità è un’altra?

Forse, semplicemente, l’uomo è più crudele e insensato di qualsiasi animale? La storia del cane/uomo Pallino nella Russia della rivoluzione è allo stesso tempo un racconto vibrante e una satira spietata: un romanzo che si tiene sempre in magico equilibrio tra la narrativa e il teatro, tra la precisione scientifica e il grottesco, tra la dura realtà quotidiana dei soviet e l’assurdo.

 

Con un saggio di Tolstoj sulla genesi del romanzo
Introduzione di Eraldo Affinati
Edizione integrale


Guerra e pace, certamente il capolavoro di Tolstoj, è, come ha scritto Ettore Lo Gatto, «la più grande opera della letteratura narrativa russa e una delle più grandi della letteratura europea del secolo XIX». Il romanzo racconta la storia di due famiglie aristocratiche, i Bolkonski e i Rostòv, in una Russia sconvolta dalla guerra e dall’invasione napoleonica. Raramente è dato di leggere un’opera in cui i destini individuali dei personaggi principali – fra cui spiccano Nataša Rostòva, il principe Andréi Bolkonski e il conte Pierre Bezuchov – si intrecciano in modo così perfetto con gli avvenimenti storici e militari: una dimensione che...

A cura di Gianni Oliva
Saggio introduttivo di Giovanni Antonucci e Gianni Oliva
Edizioni integrali


In una Venezia misteriosa e incantevole Stelio Effrena e la Foscarina (in realtà D’Annunzio e la Duse) coltivano ne Il fuoco l’idea di un teatro liberato dalle convenzioni borghesi e restituito ai grandi spazi aperti (come nella tradizione greco-romana), in cui si coniugano parola, musica, danza e canto. Forse che sì forse che no (1910), ultima prova narrativa in senso stretto di D’Annunzio, è il romanzo della modernità: come un novello Icaro, Paolo Tarsis, il protagonista, sogna di oltrepassare i limiti umani confidando nel futuro della tecnologia. Passioni, ardimento e follia si intrecciano in un tessuto narrativo denso di episodi e di...

Introduzione di Masolino d’Amico
Traduzione di Lucio Chiavarelli e Silvio Raffo
Edizione integrale


Nei racconti Oscar Wilde si rivela grande narratore non meno che nel Ritratto di Dorian Gray. Autentici pezzi di bravura come Il delitto di Lord Arthur Savile o Il fantasma di Canterville – brillante canzonatura della “imperturbabile” classe dirigente inglese il primo, elegante parodia della letteratura gotica il secondo – hanno conosciuto innumerevoli adattamenti per il teatro, il cinema e la televisione. Le fiabe delle raccolte Il Principe Felice e Una Casa di Melograni racchiudono tutte, dal canto loro, un ammaestramento morale che non oscura mai la limpidezza e la raffinatezza dello stile. Le fantasticherie fiabesche non sono...

Cura e traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini
Saggio introduttivo di Gianni Nicoletti
Edizione integrale


La Nouvelle Justine fu pubblicata nel 1797 come prima parte di un’opera ponderosa, comprendente anche l’Histoire de Juliette: costituisce la terza e definitiva versione di una vicenda già al centro del lungo racconto Les infortunes de la vertu (1787-88) e della Justine ou les malheurs de la vertu (1791). Justine e Juliette, figlie adolescenti di un agiato banchiere parigino, restano improvvisamente orfane e senza un soldo. La spregiudicata Juliette decide senza scrupolo alcuno di prostituirsi, raggiungendo in breve tempo successo e fortuna, mentre Justine, fedele ai saldi princìpi morali con i quali è stata educata, rimane...

Aforismi, pensieri, paradossi, delizie

Cura e traduzione di Riccardo Reim


Troppo spesso Oscar Wilde è stato frettolosamente relegato al rango di caustico battutista, distillatore di scintillanti aforismi buoni a tutti gli usi. In realtà, nell’opera wildiana trova espressione in forme fulminanti e paradossali una concezione modernissima dell’arte e della vita, feroce critica ante litteram della “cultura di massa”. Articolato in capitoli tematici e introdotto da un ampio saggio che ricostruisce à rebours il personaggio dello scrittore a partire dal processo che ne segnò la rovina e il fulmineo declino, questo volume insegue fin nelle pieghe del Wilde meno noto le sue intuizioni più spiazzanti, le espressioni più brillanti del suo...

Il motivo dominante delle poesie presentate in questo volume è l’amarezza per un’incolmabile solitudine causata in Tagore dalla perdita prematura della moglie e di due figli. Il desiderio di una riunione con le persone amate, in seno all’Eterno, dà vita a una lirica tutta tesa alla riproduzione di una realtà ultraterrena sentita come madre e conforto, riparo nei confronti di una dolorosa condizione esistenziale da cui fuggire. In un’epoca dominata da episodi tragici che coinvolgono l’intero pianeta, il culto di Tagore per la poesia offre al lettore la possibilità di recuperare una spiritualità profonda e antica, capace di attingere un diverso significato del vivere, di riconciliare il singolo con la bellezza e l’armonia dell’universo.

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Le veglie ad una fattoria presso Dikan’ka • Mirgorod • I racconti degli Arabeschi • Il naso • Il cappotto • Il calesse • Roma

Edizioni integrali


Dalle immagini romantiche del folclore popolare ucraino de Le veglie ad una fattoria presso Dikan’ka agli eventi spesso minuti e insignificanti di Mirgorod, spunto per orchestrazioni narrative in cui si esplorano attentamente tutte le dinamiche della rappresentazione; dai magici Arabeschi, in cui l’arte gogoliana raggiunge vertici altissimi, spostandosi disinvoltamente dalla creazione fantastica agli spaccati di vita pietroburghese, al grottesco che caratterizza storie come Il cappotto e Il naso, i racconti di Gogol’ rappresentano i molteplici aspetti e livelli della sua straordinaria...

A cura di Riccardo Reim
Edizione integrale


Les Mystères de Marseille (pubblicato nel 1867, stesso anno di Thérèse Raquin), giovanile incursione di Émile Zola nel feuilleton, è una sorta di esperienza di laboratorio assai significativa per lo scrittore. È qui, infatti, che si rivela il suo «metodo giornalistico» adottato in seguito per il grande ciclo dei Rougon-Macquart, il metodo «inevitabile» e «spietato» che farà nascere romanzi come L’assommoir, Nana, La bête humaine, Germinal. Banco di prova, specchio rivelatore di un difficile apprendistato, Les Mystères de Marseille viene presentato qui in una traduzione del 1885 (riveduta da Riccardo Reim) che conserva a queste insolite pagine di Zola un curioso sapore d’epoca.

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Cura e traduzione di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco
Edizioni integrali


Scritto nel 1917 e pubblicato per la prima volta nel marzo 1922 nella rivista «The Vagrant», La tomba ha per protagonista il giovane Jervas Dudley, un sognatore, un visionario. È il primo degli avatar letterari nei quali Lovecraft fotocopierà ossessivamente la propria figura di «estraneo» al mondo triviale, antiestetico, noioso dell’esistenza comune. Il suo ingresso nella tomba della famiglia Hyde sarà un vero e proprio rito di passaggio verso un mondo diverso, in cui non la ragione ma il desiderio e l’orrore trionfano sull’uomo, assottigliando la linea di confine tra reale e irreale fino a dissolverla. Questo, come anche gli altri racconti di Lovecraft qui riuniti,...

Piccole donne • Piccole donne crescono • Piccoli uomini • I ragazzi di Jo • Un lungo, fatale inseguimento d’amore

Introduzione di Chiara Gamberale
Premesse di Berenice e Silvano Ambrogi
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Intorno al 1860, più o meno quando l’americana Louisa May Alcott cominciava la sua carriera letteraria, gli Stati Uniti venivano chiamati ancora il Nuovo Mondo, e da questo grande Paese la vecchia Europa si aspettava molte cose veramente nuove. Forse l’autrice non immaginava che Piccole donne, dedicato alle adolescenti del proprio tempo, diventato subito e rimasto per sempre famoso, avrebbe rappresentato una di queste novità, scavalcando i confini della nazione e dell’epoca in cui la scrittrice visse per trasmetterci intatti il...

Cura e traduzione di Piero Sinatti

Questa antologia raccoglie parte degli ormai celebri Racconti della Kolyma di Varlam Šalamov, lo scrittore russo che ha descritto come nessun altro l’ultimo cerchio del Gulag staliniano: quell’immenso «Crematorio Bianco» che è la Kolyma, estremo Nord-est siberiano, immensa terra dell’oro e dei lager, dove lo scrittore ha vissuto diciassette anni come «nemico del popolo», condannato per «attività contro-rivoluzionaria trotskista». Il lettore troverà qui i fondamentali temi di Šalamov: l’inferno dei lager, segnato dallo sfruttamento estremo del lavoro, tipico del volontarismo staliniano; la ferocia; la solitudine; la disperazione; l’abbrutimento; la morte per fame, freddo, colpo alla nuca. Salvare la...

Opera che racchiude le grandi prove narrative a venire, La crociera è stata definita la «storia di un rito di passaggio», un romanzo di formazione al femminile in cui la protagonista s’inoltra in un viaggio – la crociera del titolo, appunto – che è al tempo stesso scoperta della propria identità di donna e d’artista e confronto con il mondo. Primo vero romanzo dell’autrice inglese, scritto e riscritto più volte e accompagnato, nella revisione finale, da un drammatico tentativo di suicidio, anticipa già molti dei motivi che si ritroveranno nella narrativa della maturità: il tema dell’artista e del suo rapporto col mondo, lo scarto tipicamente modernista tra il piano dell’esperienza esterna e quello dell’avventura interiore, l’ironia nei...

A cura di Sergio Campailla
Edizioni integrali


Liolà, protagonista dell’omonima commedia d’ambiente siciliano, è uno spensierato dongiovanni, privo di senso etico e pieno di gioia di vivere, che viene coinvolto da Tuzza, la donna che ha messo incinta, in un bieco inganno ai danni di zio Simone. La giovane vorrebbe infatti sposare l’anziano signore benestante e ottenere denaro e status sociale. Liolà, immune dalla brama di benessere materiale, non si lascerà però circuire e infrangerà le regole della moralità comune pur di non dare man forte a Tuzza. I giganti della montagna, dramma incompiuto il cui ultimo atto fu dettato dallo scrittore ormai in fin di vita al figlio Stefano, rappresenta la morte del teatro. I giganti sono infatti i...