Zeroquarantanove classici


Zeroquarantanove Classici

N. 105

Introduzione di Massimo Colesanti
Traduzione di Maurizio Grasso


Nell'estate del 1836, sulla spiaggia di Trouville, il quindicenne Flaubert incontra una giovane donna, Elisa Schlesinger, di cui si innamora perdutamente e segretamente. Un amore fatale che lo segna in modo indelebile e che lo inseguirà per tutta la vita. I fantasmi di Trouville, il senso profondo della solitudine, dell'abbandono, della mancanza, ma anche della «rivolta», che troveranno in seguito compiuta espressione nella Educazione sentimentale, aleggiano già in queste pagine, scritte poco dopo l'evento, nel 1836, e terminate nel 1838, attraverso una «confessione» che trascina con sé anche altri aspetti dell'adolescenza di Flaubert. È in queste «memorie» fatte di idee,...

N. 104

A cura di Massimo Baldini

Pronunciate dal celebre detective o dal fedele Watson, le riflessioni raccolte in questo volume, che hanno una valenza aforismatica, sono tratte dai romanzi e dai racconti del ciclo holmesiano. Dedicate agli argomenti più vari, sono comunque per la maggior parte volte ad illustrare il metodo che ogni buon detective deve seguire se vuoI risolvere i casi più complessi che si trova a fronteggiare. Lette da celebri scienziati (Einstein), insigni logici (Copi e Sebeok) e noti semiologi (Eco), sono applicabili anche ad altri ambiti, come quello scientifico, quello storico e quello medico. Del resto Sherlock Holmes è figlio da un lato dell'infatuazione scientista ottocentesca e dall'altro dell'acceso dibattito...

N. 103

Edizioni integrali
Traduzioni di Jean Sanders e Leonardo Breccia

Come sarebbe la vita umana se si potesse dare libera espressione agli istinti amorosi?

Non è dato saperlo, perché la società e la civiltà impongono di volta in volta rigide limitazioni, ingabbiamenti, negazioni. Ricollegandosi alla rivoluzionaria teoria sulla libido infantile formulata nei Tre saggi sulla sessualità, Freud affronta qui i più delicati temi di natura sessuale e affettiva. L’analisi del comportamento amoroso dei nevrotici consente a Freud il passaggio all’indagine della sessualità “normale” e delle sue fasi evolutive. Le inibizioni nello sviluppo di queste fasi costituiscono il fondamento della malattia, mentre la coesistenza degli influssi di fissazioni e...

N. 102

A cura di Giovanni Antonucci e Gianni Oliva
Edizione integrale


La figlia di Iorio, rappresentata trionfalmente nel 1904 e subito diventata la tragedia più fortunata di Gabriele D’Annunzio, è uno dei risultati più alti del teatro italiano del Novecento. È un’opera di grande poesia, uno dei vertici del D’Annunzio lirico, e insieme di mirabile teatralità. Era soprattutto la tragedia mitica e rituale, ispirata ai grandi modelli di Eschilo e di Sofocle, alla quale il poeta aveva sempre guardato come a un obiettivo fondamentale e necessario. Egli stesso scrisse: «Tutto è nuovo in questa tragedia e tutto è semplice: tutto è violento e tutto è pacato nel tempo medesimo. L’uomo primitivo, nella natura immutabile parla il linguaggio delle...

N. 101

Edizione integrale

«Che cos'è un gruppo? Donde gli deriva il potere di esercitare un'influenza tanto decisiva sulla vita psichica dell'individuo? In cosa consistono le modificazioni psichiche che esso gli impone? Il compito della psicologia collettiva teorica è di dar risposta a questi tre interrogativi»: così Freud si accinge a spiegare al lettore cosa avviene nella psiche del singolo quando si trova all'interno di una massa. Pubblicato nel 1921, questo saggio costituisce un contributo essenziale alla comprensione dei meccanismi psicologici delle masse e un valido esempio di applicazione dei concetti della psicoanalisi alla sfera del sociale. Allo studio della dinamica psicologica delle masse Freud si dedicò dalla primavera del 1919 a...

N. 89

Introduzione di Leone Piccioni
Edizione integrale

Pubblicato nel 1886, è questo il primo racconto lungo scritto, in età giovanile, da Verga, e anche il primo dei suoi ritratti narrativi dell'alta società, che lo impegnarono fino alla pubblicazione di Tigre reale, nel 1875. Precede di pochi anni la Storia di una capinera, di cui anticipa in parte il tono e i temi: la disperazione d'amore di Narcisa, la «peccatrice», non è dissimile dalla frenesia ossessiva di Maria, protagonista di quel successivo romanzo. E in realtà Una peccatrice, peraltro influenzato da certe atmosfere romantiche e dalle esperienze della scapigliatura, anticipa molte delle grandi tematiche che saranno affrontate dallo scrittore siciliano nella sua narrativa.

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N. 88

Sono, questi, due saggi fondamentali del pensiero freudiano. Tutta la storia dell'evoluzione della psicoanalisi e dei suoi concetti basilari viene ricost ruita da Freud nel primo dei due scritti proposti, che riesce ancora più chiaro, limpido e convincente di qualsiasi descrizione sistematica: dalla rivendicazione della «paternità» della teoria originaria, ai preziosi contributi dei suoi primi «maestri», dalla scoperta della sessualità infantile, e della sua importanza nell'insorgere dei sintomi nevrotici, alla vita onirica, dai meccanismi del procedimento analitico al rapporto con il paziente, fino alla nascita di quel movimento psicoanalitico costituito dai più fedeli adepti, alla diffusione della nuova psicoanalisi in America e in...

N. 87

A cura di Gabriella D'Anna

La storia dell'amore appassionato e travolgente di Abelardo ed Eloisa, ambientata in un Medioevo libertino e santo, viene raccontata da Abelardo in questa Storia delle mie disgrazie, in cui si intrecciano le vicende di una infelice passione con quelle della carriera del filosofo più brillante e adulato, più spregiudicato e provocatore, più perseguitato e condannato del tempo.
Eloisa, donna di straordinaria cultura, sensibile e volitiva, che non esita a preferire l'amore al matrimonio, ma accetta poi di vivere il resto della sua vita in monastero, non per amore di Dio ma per compiere la volontà del suo uomo, fa sentire la sua voce attraverso alcune lettere dell'Epistolario a lei attribuite: è la parte più...

N. 86

A cura di Massimo Baldini
Introduzione di Dario Antiseri


Le riflessioni contenute in questo volume, tratte dalle opere scritte da Freud tra il 1886 e il 1921, gettona una luce significativa sulla rete teorica freudiana, costituendone una sorta di sintetico tracciato. Dalle dinamiche del mondo inconscio ai processi della vita onirica, dalle radici della sessualità alla psicopatologia quotidiana, dalle motivazioni della guerra fino ai pensieri sull'arte, la scienza e la letteratura, emergono in queste pagine tutte le idee più significative di un uomo che ha rivoluzionato la cultura moderna e l'immagine che l'uomo aveva di se stesso.

N. 85

Introduzione di Francesco Binni
Traduzione integrale di Fabio Macherelli

Autentico classico della letteratura d'avventura e al tempo stesso penetrante parabola dell'Impero britannico, L'uomo che volle farsi re narra la storia di una coppia di vagabondi che tentano di costruirsi un regno fra le tribù primitive di una fantastica propaggine montagnosa dell'India. In questo racconto, da cui fu tratta una celebre versione cinematografica con Sean Connery e Michael Caine, Kipling si rivela scrittore di complessi registri, ora ironico, ora sentimentale, ora compassionevole e amaro, sempre storico acuto e immaginativo dell'India e di quella cultura britannica che tenta tenacemente di modellare a propria immagine. La stessa cultura presente ne ...

N. 74

Edizioni integrali
Introduzione di Walter Mauro
Traduzioni di Paola Cabibbo e Flaminio Di Biagi


I racconti proposti in questo volume contengono temi e motivi tipici di London, una curiosa combinazione di princìpi libertari e teorie darwiniane. Gli eroi sono tutti pugili, e allo stesso tempo apostoli sociali e primitiva espressione della legge della giungla, dove vince il più forte. London, come sempre cronista fedele e dalle tinte forti, narra qui l'ipotesi di una rivincita sulla società: mette in scena il mondo del pugilato e dei suoi personaggi picareschi. La boxe diventa così la sfida dura e spietata, un rischio che, accettato o subito come inevitabile soperchieria dettata dalle condizioni, può significare affermazione, speranza,...

N. 73

Edizione integrale/Testo latino a fronte
A cura di Clotilde Vesco


De re coquinaria è il più importante libro di cucina scritto in latino. Cuoco eccellente, costantemente in cerca di nuove idee per creare pietanze originali e succulente, Apicio decise di mettere sulla carta le sue trovate geniali per soddisfare i palati troppo esigenti dei nobili annoiati e dei nuovi ricchi divorati dal desiderio di sorprendere. A dispetto della frugalità e della modestia tipiche delle tavole repubblicane, sfilano in questo volume piatti fantasiosi affogati in salse sofisticate, invitanti selvaggine esotiche, pesci pregiati, verdure mantecate, il tutto accompagnato da preziosissimi consigli e speciali accorgimenti che risultano ancora oggi...

N. 72

Traduzioni integrali di Francesco Bollono e Valentino De Carlo

Sono state raccolte in questo volume le tre commedie che Aristofane ha dedicato specificamenle al sesso femminile, nei confronti del quale egli non nutrì affatto quella sincera antipatia di cui è stato spesso accusato, ma si limitò ad usare lo medesima frusta satirica altrove agitata verso gli uomini. La festa delle donne (Le Tesmoforiazuse) e Lisistrata furono rappresentate nel 411, in un momento poco felice della storia ateniese. La prima è una divertente parodia di Euripide che Aristofane immagina perseguitato da quelle stesse donne ateniesi tanto spesso colpite dalla sua misoginia. In Lisistrata, invece, viene messa in scena una delle più brillanti trovate del teatro...

N. 71

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


Pur essendo La battaglia della vita il libro di Natale che ottenne più scarsi consensi di critica (1846), vi sono in esso elementi che lo rendono interessante a una sensibilità contemporanea: e sono proprio le falle messe a nudo dai recensori ottocenteschi (eccessi melodrammatici, assurdità psicologica) ad attrarre il lettore moderno. La scrittura cioè svela la presenza di un conflitto (la battaglia del titolo), ma non riesce ad averne ragione. La "Iove story" del sottotitolo, asessuata e scarsamente credibile, conduce a un lieto fine matrimoniale che il dipanarsi della storia non sembra giustificare: più coerente infatti sarebbe la morte della sorella "sedotta". Ma la spiegazione e...

N. 70

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


Il messaggio di amore e di fiducia nell'uomo viene affidato in questo racconto (1844) alla voce delle campane, vecchie compagne dello sparuto, affamato Trotty Veck, perennemente in attesa di messaggi o pacchi da recapitare. Divenute immense spettrali figure, lo guidano attraverso il difficile cammino dell'apprendimento, additando nella sfiducia verso l'umanità la sua colpa. Gli scorrono davanti agli occhi le immagini di un futuro amaro e senza riscatto, in cui gli esseri amati si degradano nella miseria, nella prostituzione, nel crimine. In un incerto equilibrio tra la vita e la morte il racconto consente, sin quasi alla fine, una doppia lettura: visione d'incubo di un futuro possibile;...

N. 59

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


Il patto col fantasma (1848) è sicuramente il racconto più cupo della raccolta; nonostante l'inevitabile lieto fine infatti, il testo ruota intorno a un tema difficile e perturbante, su cui Dickens ha già scr tto e su cui tornerà a scrivere, quello dello sdoppiamento della personalità. Protagonista e motore dell'azione, accanto all'alchimista, è il suo spettro, figura vagamente demoniaca che offre all'altro se stesso la speranza fallace dell'oblio. Ma l'oblio del passato e dell'antica ferita, porta con sé non solo la morte del proprio dolore, ma anche la frigidità emotiva, la cancellazione della sensibilità e del sentimento che soli rendono la vita degna di essere vissuta. È questa la...

N. 58

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


A fairy tale of home, una favola domestica, suggerisce Dickens nel sottotitolo del racconto, fornendo al lettore un'immediata chiave interpretativa. E come in ogni favola che si rispetti, l'atmosfera è magica, gli oggetti si animano di voce e vita, gli animali più umili (qui il grillo) si fanno protagonisti, le fate si muovono in libertà negli spazi domestici. Naturalmente la favola non può che essere a lieto fine, tanto più che il suo scopo è la celebrazione del Natale (del 1845): così il principe azzurro venuto da lontano salva la bella, sottraendola al potere dell'orco cattivo; la fanciulla cieca ritrova - metaforicamente - la vista; la giovane moglie accetta il marito anziano. Ma...

N. 57

Edizione integrale
Introduzione di Marisa Sestito


È questo il primo (1843) e più noto libro sul Natale di Dickens. Straordinario spettacolo metafisico, dove gli spiriti si fanno messaggeri benefici - ma non per questo meno terrorizzanti -, guide sapienti che conducono Scrooge, il vecchio arido e avaro attraverso le età della vita, passata e futura. L'attonito spettatore ripercorre, attraverso la visione, il tempo dell'infanzia, della giovinezza e della maturità, scorgendo, nelle immagini di sé del passato, l'insorgere della durezza e della disumanizzazione; l'ultima tappa, il futuro che lo attende, registra, in un crescendo di orrore, la scoperta di sé morto, corpo depredato delle vesti, privato della dignità, abbandonato e...

N. 56

La storia di un'invasione di rettili giganti in un capolavoro della letteratura fantascientifica
Edizione integrale
Introduzione di Rito Giuliani


Uno scienziato che scopre un raggio rosso dalle qualità straordinarie, una misteriosa e inarrestabile moria di polli, un oscuro funzionario di partito che ottiene l'autorizzazione a usare il raggio su uova di gallina per ripristinare in tempi brevi la pollicoltura, un errore fatale: con questi quattro ingredienti Bulgakov confeziona, nel 1924, un racconto che costituisce un capolavoro della letteratura satirica russa. Attingendo ai procedimenti di vari generi letterari - il genere fantascientifico, l'apolago - Bulgakov dà vita a un'antiutopia dove s'incontrano satira di costume e satira...

N. 55

Edizione integrale con testo inglese a fronte
A cura di Tommaso Pisanti


Gibran è divenuto figura emblematica di un rilancio, sia pure talvolta un po' nebuloso, della dimensione stessa del "sacro", operando una fusione tra la tradizione "profetica" dell'Oriente e alcune fondamentali tensioni "visionarie" dell'Occidente (Blake, Shelley, Emerson). Ne Gli dèi della terra (1931), prevale un suggestivo sfondo cosmico di mondo delle origini, tra divinità primordiali, in un fitto dialogo tra cielo e terra. Evidenti gli influssi di Shelley e del prometeismo romantico. In quello stesso anno Gibron morì, a New York. Qualcuno scrisse in arabo, sulla sua tomba: «Qui giace il nostro profeta».

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