La storia vera di Alan Turing, il matematico inglese che decrittò il codice nazista
In uscita il film sulla vita di Alan Turing The Imitation Game
Alan Turing ha dato il più grande contributo alla vittoria degli alleati sulla Germania nazista con la sua macchina per decrittare il famigerato Codice Enigma, il segreto sistema di crittografia con cui i nazisti comunicavano tra di loro.
Ma il mondo è altresì in debito con il genio di Turing per molte delle intuizioni che hanno portato all’invenzione del computer moderno, è infatti considerato da molti il padre della scienza informatica.
Figlio di un alto funzionario de l’Indian Civil Service, dato a balia a una rispettabile famiglia ritiratasi nella campagna inglese, fu chiaro fin dalla sua prima infanzia che il piccolo Alan fosse dotato di una mente prodigiosa. Imparò a leggere in appena tre settimane e la preside della scuola elementare che frequentava affermò: «Ho avuto ragazzi intelligenti e laboriosi, ma Alan ha del genio puro». Ma la vita di Turing non fu solo ricca di riconoscimenti per il suo lavoro svolto durante la guerra: a causa della sua omosessualità (considerata ancora un reato nella Gran Bretagna dell’epoca) fu incriminato e sanzionato con la castrazione chimica. Le umiliazioni fisiche e psicologiche che dovette subire lo segnarono profondamente.
Il 7 Giugno 1954, a soli quarantuno anni e nel pieno della sua vita accademica, morì mangiando una mela avvelenata con cianuro di potassio. Questa è la sua storia.
La straordinaria vita del genio matematico che aiutò il mondo a sconfiggere i nazisti
Alan Turing riuscì a decodificare il segretissimo Codice Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale e dare un contributo determinante per la vittoria della guerra sui nazisti da parte degli alleati.