Intervista a Robert Bryndza


Dall’autore del best-seller La donna di ghiaccio, l’ebook più letto in Italia nel 2017, un nuovo intrigante caso per la detective Erika Foster e la sua squadra.

In una torrida estate londinese, mentre sembra che i giornali non abbiano altro da raccontare che l’anomala ondata di calore, un medico viene trovato morto con i polsi legati alla testata del letto e la testa infilata in un sacchetto di plastica. Pochi giorni dopo, un conduttore televisivo è ucciso in circostanze identiche. Un gioco erotico finito male oppure un serial killer che agisce per motivi indecifrabili? Comincia così La vittima perfetta, in uscita il 7 giugno per Newton Compton Editori, secondo titolo della serie con protagonista la detective Erika Foster, spesso paragonata per il suo carattere testardo a Clarice Starling del Silenzio degli innocenti

È d’accordo con il paragone?
Sì. L’eroina di Thomas Harris mi ha molto ispirato quando pensavo a come delineare il personaggio di Erika. Adoro la sua ostinazione e la tenacia con cui persegue le indagini, mettendo a repentaglio la propria sicurezza e a volte addirittura la propria vita. Credo che sia questo a rendere interessante Erika: come Clarice, non esita ad assumersi grossi rischi senza preoccuparsi delle conseguenze per sé. Le interessa solo acciuffare i cattivi e assicurarli alla giustizia.

Oggi molti smaniano per ottenere la massima visibilità, arrivando a esporsi con sconosciuti sui social network. Al tempo stesso, però, temiamo di attirare l’interesse dei malintenzionati… Un atteggiamento schizofrenico che il suo thriller mette in luce molto bene.
L’anno scorso ho assistito a un episodio che riassume perfettamente la schizofrenia di cui soffriamo tutti noi utenti dei social media. Mi trovavo su un autobus, in pieno centro a Londra, accanto a una giovane donna. Nel corso del viaggio, nel sedile di fianco al suo si è seduto un uomo che le ha attaccato bottone, chiedendole se abitasse nei paraggi, se fosse lontana da casa… Giustamente, la ragazza si è rifiutata di fornire informazioni personali a un estraneo. Peccato che quando costui sia sceso, lei abbia tirato fuori lo smartphone, si sia scattata un selfie con lo sfondo del tramonto al di là del finestrino e l’abbia postato su Instagram e Facebook con tanto di posizione, scrivendo che stava rientrando a casa. Non contenta, ha continuato a messaggiare gli amici per informarli che quella sera sarebbe tornata in centro, in un certo club… Insomma, aveva trovato offensive le domande di uno sconosciuto ma spiattellava i propri spostamenti a chissà quanti altri!

Il cast del romanzo comprende un giovane e un po’ presuntuoso autore di thriller. Una sorta di “vendetta letteraria” verso un collega?
Non direi che avevo in mente uno scrittore in particolare. Amo leggere e guardare crime, ma non mi piace quando mostrano una violenza eccessiva o gratuita. Anzi, mi mette a disagio l’eccitazione che alcuni autori sembrano provare descrivendo particolari scabrosi dei maltrattamenti, in particolare subiti da donne. Preferisco lasciare qualcosa all’immaginazione. Rende tutto più inquietante.

Fonte: Mondadori Store Magazine Giugno 2018

 


04/06/2018

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