SCRIVO COME PROGETTO UN IDOLO È MARY ALCOTT


TORINOSETTE - LaStampa

SCRIVO COME PROGETTO 

UN IDOLO È MARY ALCOTT 

FELICIA KINGSLEY AUTRICE DELLA COMMUNITY WEB IL 20 È A BOOKSTOCK 

 

Certe storie esistono e basta. Altre sono ideate, costruite, pianificate, sono progetti di edifici fatti di parole. Lo sono quelle di Felicia Kingsley: scrittrice, architetta, self made woman dell'editoria. Per il Salone del libro, sarà all'Arena Bookstock, sabato 20 maggio alle 16, con l'editrice Martina Donati. 

 

Quando e come è iniziata la passione per la scrittura?

«Ho scoperto il magico mondo della lettura a 9 anni ma soltanto a 12 anni mi sono messa a scrivere; più tardi ho scoperto le fanfiction sul sito Efp e lì ho iniziato per la prima volta a scrivere cose destinate ad essere lette dalle altre persone. Era tutto molto divertente, senza alcun tipo di ambizione». 

Quando ha pubblicato per la prima volta?

«È stato un percorso di scoperte. Intorno al 2012 ho conosciuto il self publishing e mi sono detta che poteva essere la spinta che mi serviva per finire una storia. Io ho sempre avuto questo problema: iniziare le storie e abbandonarle a metà. Prima ho pubblicato "Bugiarde si diventa"». Come è passata, poi, alle case editrici?

«Quando ho pubblicato "Matrimonio di convenienza" già ero inserita nella community dei lettori del web, e diversi blogger lo hanno recensito. Quel lavoro ha finito con lo scalare le classifiche digitali e la Newton mi ha contattata per pubblicare con loro». 

Per le sue storie si ispira anche alla sua realtà?

«No, magari esistessero davvero queste storie!». 

Lei è scrittrice, ma anche architetta. Trova che ci siano punti in comune tra le due cose?

«Per come mi approccio io alla scrittura, sento che sono molto affini. Io non improvviso, programmo tutto: ho un'idea, la sviluppo e so già come va a finire la storia. Faccio la ricerca del contesto e tutti gli strumenti che mi occorrono per sviluppare la trama: esattamente ciò che si fa con un progetto architettonico. Alla fine è una costruzione a tutti gli effetti, solo che è fatta con le parole e non con i mattoni». 

Che cosa farà al Salone del Libro?

«Con la mia editrice, Martina Donati, parlerò delle tecniche di scrittura che uso per scrivere un romanzo. La scrittura si impara sul campo, dagli errori, che paghi solo tu, ma è la scuola più efficace».

Il libro che le ha cambiato la vita?

«Ho letto tanti libri in 36 anni di vita. Ma quello che non smetterò mai di consigliare è "Una ragazza fuori moda" di Louisa May Alcott».


12/05/2023

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