Dante Alighieri


nacque a Firenze nel maggio del 1265. Proveniva da una famiglia della piccola nobiltà guelfa fiorentina, di limitate risorse economiche, ma poté ugualmente attendere a regolari studi e frequentare gli ambienti colti della città. Partecipò attivamente alla vita politica fino a entrare a far parte dei Priori, la massima carica del governo fiorentino. Guelfo bianco, sostenne strenuamente contro i guelfi neri l’indipendenza del Comune dalle ingerenze del pontefice. Per la sconfitta della sua parte politica (e come per una sorta di paradossale contrappasso della condanna inflitta a Guido Cavalcanti, il poeta suo amico e rivale del cui esilio a vita si rese responsabile), visse in esilio dal 1302 alla morte, avvenuta a Ravenna nel 1321. La Newton Compton ha pubblicato Tutte le opere di Dante in volume unico e la Divina Commedia.

David Herbert Lawrence
L'amante di Lady Chatterley

Traduzione di Bruno Armando
Edizione integrale

Giovanni Verga
I Malavoglia

A cura di Sergio Campailla
Edizione integrale

Dante Alighieri
Divina commedia

Commento a cura di Giovanni Fallani e Silvio Zennaro
Edizione integrale

Divina Commedia • Vita Nuova • Rime • Convivio • De vulgari eloquentia • Monarchia • Egloghe • Epistole • Quaestio de aqua et de terra

Introduzione di Italo Borzi
Commenti a cura di Giovanni Fallani, Nicola Maggi e Silvio Zennaro
Edizioni integrali


Accanto alla poesia altissima e senza tempo della Divina Commedia è stata riunita in questo volume l’intera produzione dantesca, dalla Vita Nuova (1292-93), l’intimo memoriale in rime e prosa poetica dell’amore di Dante per Beatrice, alle Rime, mai raccolte da Dante in un corpus unitario; dal Convivio, scritto in volgare tra il 1304 e il 1307 per rendere accessibili anche al pubblico più vasto temi scientifici e filosofici, al trattato latino De vulgari eloquentia; dal Monarchia,...

Commento a cura di Nicola Maggi
Profilo biografico di Italo Borzi
Edizione integrale


La Vita Nuova comincia a prendere forma intorno al 1292, o forse 1293, non molto tempo dopo la morte di Beatrice Portinari, cui l’opera è dedicata. Dante, che dopo la morte dell’amata attraversa un periodo di sbandamento, riunisce alcune delle rime precedentemente composte in onore e in memoria della sua donna e le connette in un ordito, narrativo ed esegetico insieme. La Beatrice della Vita Nuova, al contrario di quella della Divina Commedia, è sì da anteporre alle altre, ma è ancora una donna. Solo al termine dell’opera, Dante avverte chiaramente l’esigenza di voler cantare Beatrice in modo nuovo e straordinario. A questo punto, significativamente,...

Commento a cura di Giovanni Fallani e Silvio Zennaro
Introduzione di Italo Borzi
Edizione integrale


Cento canti di altissima poesia: la Divina Commedia è considerata il primo testo della letteratura italiana. L’opera immortale del nostro sommo poeta è qui presentata in un’edizione che riproduce il testo critico secondo l’ultima vulgata stabilita da Giorgio Petrocchi. Il primo a definire “Divina” la Commedia di Dante fu Boccaccio; il titolo Divina Commedia risulta per la prima volta in una edizione del 1555. Il senso del viaggio dantesco nell’oltretomba può essere rintracciato nella discussa Epistola a Cangrande della Scala – al quale l’autore dedica il Paradiso: Dante spiega di aver voluto mostrare agli uomini che l’unico modo per...