Dante Sebastio


nasce a Taranto il 21 luglio 1971. A 18 anni, nella sua città, intraprende la carriera di giornalista sportivo. Si trasferisce nel 1996 a Milano, dove comincia a collaborare con «La Gazzetta dello Sport» occupandosi di Fantacalcio (oggi Magic Cup). Nel 2002 crea il sito internet blunote.it, quotidiano d’informazione sportiva e culturale, di cui è direttore. Vive a Milano con la moglie Flora e i figli Sofia e Filippo. Con la Newton Compton ha pubblicato il bestseller 101 motivi per odiare il Milan e tifare l’Inter e 101 gol che hanno fatto grande l'Inter.

Il vero interista non resta impassibile neanche davanti a un gol ininfluente segnato durante un’amichevole o un allenamento alla Pinetina. Ogni rete, purché segnata da un giocatore con la maglia nerazzurra, è un brivido. Tutte sono importanti, ma alcune rimangono nella memoria più di altre. Certe sono semplicemente indimenticabili. Gol capolavoro, gol decisivi, gol storici, gol rocamboleschi. L’Inter, in oltre cento anni di storia, ne ha segnati più di seimila. Qui ce ne sono 101, ognuno con una leggenda da raccontare e un calciatore da celebrare: Meazza, Altobelli, Mazzola, Milito, Ronaldo, Corso… Ma anche gregari, meteore e veri bidoni che, magari proprio grazie a un gol, si sono ritagliati un posto nel firmamento nerazzurro. Attese,...

Dal blackout di Marsiglia alla sceneggiata di Dida, dalla retrocessione per il calcioscommesse al coinvolgimento in Calciopoli: i motivi per odiare il Milan agli interisti (e non solo a loro...) non mancano di certo. E questo libro li elenca tutti, con dovizia di particolari e irresistibile comicità. Scorrendo le sue pagine si avrà conferma di come interisti e milanisti siano geneticamente diversi: ironici, leali e sobri i primi; pieni di sé, truffaldini ed esibizionisti i secondi. Ridendo a crepapelle sulle pagine più nere della storia del Milan, l’interista si sentirà più che mai fiero della sua fede calcistica. Senza però perdere il rispetto per l’avversario e il tono scanzonato di una sana chiacchiera da bar. In fondo i milanisti sono...