Edward Bulwer-Lytton


nacque a Londra nel 1803. Fu membro della camera dei Lord inglese col titolo di barone; narratore e poeta, visse a Parigi, a Roma e a Napoli. Si occupò anche di magia ed esoterismo e fu Gran Patrono della Società Rosacrociana d’Inghilterra. Morì nel 1873. Scrisse moltissimo: romanzi (Pelham, Lucrezia, Aroldo, La razza futura), drammi (La signora di Lione, Richelieu) e un poema epico (Re Artù), ma l’opera che gli valse la celebrità fu Gli ultimi giorni di Pompei, fonte di ispirazione per artisti di ogni genere e oggetto di numerosi adattamenti cinematografici.

Introduzione di Antonio Varone
Edizione integrale


È il 79 d.C., e sullo sfondo di Pompei si staglia minaccioso il Vesuvio, che si prepara a seppellire la città con la sua forza devastante. Amore e odio, gelosia e passione, inganni e riti magici si consumano in uno dei più amati romanzi di sempre, tra splendori di case e banchetti, feroci combattimenti di gladiatori e i primi messaggi del credo cristiano. Guidati dalla penna di Bulwer-Lytton, scopriamo la vita di tutti i giorni in una civiltà raffinata e dedita alle credenze misteriche, partecipiamo al susseguirsi degli eventi che incalzano i personaggi, emblemi dell’impotenza dell’uomo di fronte alla dirompente forza della Natura. Il vulcano stesso finisce per essere il vero...