Tito Maniacco


è nato a Udine, ha scritto libri di poesia, di narrativa e di saggistica. Intorno al 1970 ha cominciato a interessarsi in maniera organica di storia regionale, spinto dall’interesse per le caratteristiche originali della storia friulana. Ha lavorato all’elaborazione di I senza storia, storia della civiltà friulana dal punto di vista dei contadini, cui è legata la stesura di Storia del Friuli. È scomparso nel 2010.

Le radici della cultura contadina, le rivolte, il dramma dell’emigrazione e la nascita dell’identità di una regione

Scrivere una storia regionale significa trovare nelle pieghe della memoria gli strumenti utili a comprendere i meccanismi che danno forma alle diverse anime di una nazione. Protagonista di questa avventura, nella Storia del Friuli di Maniacco, è il contadino, figura emblematica della terra friulana. Da qui vengono presi in considerazione quegli aspetti della vita materiale senza i quali lo sviluppo della società non sarebbe stato possibile: gli strumenti di lavoro, la struttura dei campi, l’alimentazione, ma anche le grandi costruzioni ideologiche e culturali, gli incontri-scontri con le classi dirigenti, le grandi...