Torquato Tasso


nacque nel 1544. Ancora giovanissimo seguì il padre Bernardo in varie corti principesche, per ambientarsi finalmente presso gli Estensi a Ferrara. Inquieto e insofferente di carattere, cadde in disgrazia e, ritenuto malato di mente, fu recluso per sette anni nell’ospedale di Sant’Anna a Ferrara. Liberato, si stabilì a Roma, dove morì nel convento di Sant’Onofrio il 25 aprile 1595.

A cura di Marta Savini
Introduzione di Ferruccio Ulivi
Edizione integrale


La Gerusalemme liberata è, per universale riconoscimento, il capolavoro del Tasso, un’opera tuttora capace di appassionare il lettore e di ispirare un’incessante bibliografia critica nonché una mirabile illustrazione pittorica e musicale. L’intreccio (e la contraddizione) fra norma sociale, morale religiosa e spirito di avventura, sviluppato attraverso straordinarie peripezie guerresche e amorose, permea questo poema in venti canti incentrato sulla prima crociata, sulla liberazione del Santo Sepolcro e su personaggi diventati immortali, come Goffredo di Buglione e Tancredi. L’opera è corredata da un puntuale e utile apparato di note.

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