L'arte di non adirarsi

€ 1,99

Cura e traduzione di Mario Scaffidi Abbate
Edizione integrale con testo latino a fronte


Nessuna passione ha tante sfaccettature e manifestazioni come l’ira: accanto all’ira “cattiva”, “ingiusta”, “rozza”, “burbera”, “becera” ci sono l’ira “buona”, “giusta”, “saggia”, “santa”, “raffinata” e persino l’ira di Dio (o “iradiddio”). In ogni caso, bisogna riuscire a eliminare ogni eccesso, perché in tutto l’uomo deve tendere all’equilibrio e all’armonia, dice Seneca in questo dialogo composto intorno al 40. Dietro Novato, il dedicatario del dialogo, si nasconde egli stesso, in un amletico ondeggiare tra due poli, in bilico tra un’esigenza razionalistica e una mistica, fra il controllo e l’affermazione delle passioni. Non avere vizi non è un merito: è un merito saperli dominare, e impedire loro di offuscare la serenità del nostro giudizio.

«So bene che anche altre passioni si fa fatica a tenerle nascoste, che la libidine, la paura, l’audacia hanno anch’esse i loro sintomi e si possono prevedere: non c’è infatti emozione, quando sia viva ed intensa, che non alteri i lineamenti del volto. Qual è allora la differenza? Le altre passioni si vedono, l’ira risalta.»

ISBN: 9788854131446 - Pagine: 224 - classici n. 112 - Argomenti: Classici latini - Filosofia - Classici - Filosofia
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