L'uomo che salvò 10.000 ebrei dai lager nazisti

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Una delle più grandi storie di eroismo della seconda guerra mondiale

Frank Foley ha aiutato migliaia di ebrei a scappare dalla Germania.

Al processo di Adolf Eichmann del 1961 venne descritto come una “primula rossa” che aveva rischiato la propria vita per salvare gli ebrei dai nazisti. Tuttavia, rimane praticamente sconosciuto, soprattutto perché, pur essendo in realtà il capo della sede di Berlino dei servizi segreti inglesi, usava come copertura l’“anonimo” lavoro di ufficiale addetto al controllo dei passaporti. Non godeva di immunità diplomatica e poteva essere arrestato in ogni momento. Tuttavia, non solo entrò nei campi di concentramento per farne uscire gli ebrei, ma li nascose in casa sua, li aiutò a ottenere passaporti falsi e ignorò i divieti procurando loro il visto per la Palestina. Un ebreo che lavorava agli aiuti umanitari sostenne che Foley aveva salvato dall’Olocausto «decine di migliaia» di ebrei.
Questa descritta da Michael Smith rimane una delle più grandi storie di eroismo sconosciuto della seconda guerra mondiale.

Era una spia dei servizi segreti britannici.
Ha salvato decine di migliaia di ebrei dall’Olocausto, liberandoli dai campi di concentramento, nascondendoli, fornendo loro passaporti falsi e salvacondotti per la Palestina.
Le voci dei sopravvissuti lo identificavano come «lo Schindler britannico».
Eppure, nessuno ha mai raccontato la sua storia.

Soltanto nel 2010 Frank Foley è stato nominato “eroe inglese dell’Olocausto” dal governo britannico.

ISBN: 9788854175556 - Pagine: 256 + 16 t.f.t. - saggistica n. 285 - Argomenti: Storia - Storia
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