Un giallo degno dei romanzi di Agatha Christie
Un’indagine del commissario Adalgisa Calligaris
Non c’è pace per il commissario Adalgisa Calligaris. Pensava di poter staccare la spina, dopo il suo trasferimento a Rivorosso, e invece, risolto un caso, in meno di ventiquattr’ore se ne presenta un altro. Il corpo senza vita di Silvia Ravelli è stato trovato dalla sorella, Antonia, nel salotto della sua villa. È un colpo d’arma da fuoco ad averla uccisa, ma non c’è traccia della pistola. Con l’aiuto del magistrato Gualtiero Fontanella, il commissario Calligaris scopre che tra le due sorelle non correva buon sangue, a causa dell’eredità di uno zio. Ma Adalgisa capisce ben presto che, se vuole arrivare alla verità, deve allargare il suo raggio d’indagine. Soprattutto quando le vittime aumentano e la lista dei sospettati si allunga: l’imprenditore agricolo Giorgio Moretti, l’ex di Silvia Ravelli; il notaio Paride Calzone; il ricco compagno di Antonia Ravelli, Luigi Corbellini, vecchia conoscenza del commissario, oltre a una serie di figure losche legate al mondo della malavita e al gioco d’azzardo. Come in un puzzle all’inizio indecifrabile, i contorni della vicenda si vanno a mano a mano delineando. Il colpo di scena finale è assicurato…
Dalla vincitrice del premio Ilmioesordio, un altro giallo intricato e indecifrabile, in perfetto stile Agatha Christie.
I commenti dei lettori:
«Una storia ironica e piacevole. Deliziose le espressioni in umbro e le descrizioni del paesaggio così come il mondo femminile di Rivorosso. Brava l’autrice e al prossimo caso di Adalgisa!!!»
Claudia
«Brillantissimo giallo scritto con maestria che regala personaggi dipinti a tinte vivaci, una storia molto originale e un finale a sorpresa!»
Sara
«Bellissimo libro, interessante, avvincente e mai prevedibile, che cattura l’attenzione per poi riversarla in un finale avvincente!»
Luca
«Una lettura piena di ironia, una storia che coinvolge per le descrizioni vivaci dei personaggi e della protagonista, il commissario Adalgisa, ruvida, schietta e pungente. Da leggere!»
Carla