Novità


Prefazione di Paolo Di Paolo
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«La città mi ha insegnato infinite paure: / una folla, una strada mi han fatto tremare, / un pensiero talvolta, spiato su un viso.» Sono frasi da I Mari del Sud, la poesia che apre Lavorare stanca (pubblicata una prima volta nel 1936 – con qualche censura – e poi, con l’aggiunta di alcune liriche, nel 1943): vi si può leggere il punto di vista da cui muove la scrittura poetica di Pavese, un’osservazione partecipata ed emotivamente coinvolta, e insieme un distacco, una distanza incolmabile e paurosa dagli altri. Ma allo stesso tempo già dagli inizi, questa raccolta mostra un’unità d’accenti e nei suoi versi lunghi e “narrati­vi” Pavese riesce a raccontare delle Langhe e della città...

Considerazioni sul peccato, il dolore, la speranza e la vera via e Gli otto quaderni in ottavo

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Negli Otto quaderni in ottavo, che Kafka andò compilando tra il 1917 e il 1918, si trovano appunti, aforismi, pensieri, stralci di diaristica e frasi che sembrano brani di fulminanti racconti: fu Max Brod a darli alle stampe, salvan­doli dall’oblio a cui Kafka li avrebbe destinati. Ma tra quelle carte private spiccano le Considerazioni sul peccato, il dolore, la speranza e la vera via, perché fu l’autore a ricopiarle in bella grafia (pur senza averne ultimato la revisione). Che cos’è la misteriosa «vera via»? Appare come il frutto di un indefesso lavoro di ascesi e di una illuminata e dolorosa meditazione sul senso ultimo...

Traduzioni di Nicoletta Rosati Bizzotto e Patrizia Collesi

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Non si può dire di conoscere Edgar Allan Poe senza aver letto i Racconti fantastici e grotteschi: in essi, messo da parte il gusto dell’orrore, resta in primo piano il gioco sottile dell’invenzione intelligente insieme con una vena ironica, acuta e paradossale. Tra questi capolavori forse poco noti ci limiteremo a segnalare: La beffa del pallone (che apparve, per la prima volta, sul «New York Sun» nel 1844, traendo in inganno i lettori con il resoconto di una prodigiosa traversata dell’Atlantico a bordo di un pallone aerostatico); L’incredibile avven­tura di un certo Hans Pfaall (in cui si racconta l’impresa del primo uomo che mette piede sulla Luna; di...

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Pigmalione è il più letto, conosciuto e amato lavoro teatrale di George Bernard Shaw. Vi si celebra il trionfo di quella formula che Shaw apprese dal conterraneo Oscar Wilde, secondo la quale era possibile parlare di cose serie agli inglesi a una sola condizione: quella di divertirli. Narrando la vicenda dell’attraente professor Higgins che decide per scommessa di insegnare a Eliza, piccola fioraia «cockney», a parlare e a comportarsi come un’aristocratica, trasformandola in un’altra persona, l’autore affronta temi fondamentali per la sua linea polemica: la lingua, la discriminazione sociale, l’assistenzialismo, l’emancipazione della donna. Scritta nel 1912, la commedia di Shaw ha conosciuto un immediato e duraturo...

Introduzione di Francesco Laurenti
Traduzione di Francesco Laurenti e Fabio Morotti
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Omaggio alla Catalogna (1938) è un resoconto avventuroso, spesso ironico e per nulla politically correct, della Guerra Civile Spagnola a cui Orwell partecipò in prima persona, arruolandosi come volontario nelle milizie del POUM (Partito Obrero de Unificación Marxista), una delle varie forze di sinistra del Fronte Repubblicano. Orwell arrivò in Spagna per difendere la Repubblica, combattere il fascismo e reagire al colpo di stato del caudillo Franco, attratto dall’utopia di una rivoluzione socialista; alla fine, dopo esser stato raggiunto alla gola da una pallottola che quasi gli costò la vita, e dopo l’esperienza degli scontri a...

A cura di Gabriel-Aldo Bertozzi
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Per sedurre la bella e volubile Hortense Daniel, insidiata da un cocciuto spasimante, il principe Serge Rénine si lascia coinvolgere (o forse, più propriamente, trascina la giovane donna) in otto avventure, scandite dal battere di un antico orologio: «Oggi, giorno della prima avventura, l’orologio di Halingre ha suonato otto rintocchi. Vuole che accettiamo la sua sentenza e per altre sette volte nello spazio di tre mesi, per esempio, perseguiamo insieme belle imprese?». Quando anche l’ultima sarà compiuta, e una preziosa spilla restituita alla proprietaria, l’affascinante principe (dietro il quale si cela in uno dei suoi più riusciti travestimenti Arsène Lupin, che per una volta...

A cura di Gabriel-Aldo Bertozzi
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Il ricco commerciante di pietre preziose Van Houben viene derubato, con lo spettacolare rapimento dell’attrice Régine Aubry, che sfoggiava i suoi preziosi gioielli all’Opera di Parigi. Quando un secondo furto avviene con le medesime modalità, vittima questa volta una modella, il brigadiere Bechaux dà inizio alle indagini. Ma un altro uomo, il misterioso Jean d’Enneris, reduce da un avventuroso giro del mondo in motoscafo, avvia un’inchiesta parallela, quasi in una sfida. D’Enneris (una delle infinite identità fittizie del ladro gentiluomo Lupin) scoprirà un’intricata vicenda, al cui centro si nasconde l’odio tra due famiglie rivali, come in una dramma shakespeariano…

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A cura di Gabriel-Aldo Bertozzi
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L’ispettore capo Gorgeret è sulle tracce di Clara “la bionda”, che spera lo conduca dritto al suo amante, il grande Paul. Clara è bella, elegante, con due grandi occhi azzurri e un sorriso ammaliante. È una donna che non passa inosservata e di certo non lascia indifferente Monsieur Raoul, quando se la ritrova a sorpresa sulla porta di casa. Per sbaglio, perché Clara in realtà voleva far visita all’inquilino del piano di sopra, il marchese Jean d’Erlemont. Raoul però non ha alcuna intenzione di farsi sfuggire la bella ospite, e non si perde d’animo neanche quando alla sua porta si presenta l’ispettore Gorgeret. Raoul (Arsène Lupin sotto mentite spoglie), al pari di Clara è molto...

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I Canti Orfici sono, soprattutto, un incalzante susseguirsi di paesaggi interiori, inquieti, tesi e spaventati. La descrizione di un pomeriggio qualsiasi, o di un remoto borgo toscano, diventano così il pretesto per una confessione intima e carica di disperazione, in cui il poeta mostra – quasi senza pudore – tutti i suoi nervi scoperti. Dotato di una sensibilità straordinaria, Dino Campana si distacca dai suoi contemporanei, forse più quieti di lui, per dare espressione a una poesia fatta di ricordi, sogno e solitudine, a tratti violenta, e densa di una capacità di visione profonda e delicata.

Ma per il vergine capo
Reclino, io poeta notturno
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
Io per il tuo dolce...

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Le dodici novelle raccolte in questa edizione furono composte nel 1613. Già precursore dei tempi nello stile letterario e nell'eccezionale capacità creativa, dimostrata con il Don Chisciotte allora già in parte pubblicato, con questi racconti brevi Cervantes si conferma ai nostri occhi un grande narratore. La zingarella, La nobile spagnola e Il dottor Vetrata sono solo alcuni dei personaggi  che troverete in queste pagine, ciascuno protagonista di una vicenda fantastica, folle o popolare, disegnata dal genio di Cervantes. Intessute di una familiare e delicatissima semplicità, queste novelle sono storie d'amore e di passione, di smarrimento e di redenzione, in cui il sogno, la fantasia e il realismo sono dosati in...

Testo latino a fronte
A cura di Cesare Vivaldi
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Maggior poeta, con l’amico Giovenale, della Roma dei Flavi, Marziale è lo specchio impietoso e lucidissimo in cui una vita sociale intessuta di gran­diosità e di vizi, di splendore e di lussuria, di orgoglio e di bassezza, di gentilezza e di corruzione si riflette nel modo più nitido e perentorio. Questo spagnolo piombato a Roma per far fortuna non riuscirà ad altro, sul piano pratico, che a vivere difficoltosamente da cliente sino a doversi arrendere e tornare nella sua Spagna. Riuscirà invece a essere un grande poeta, con un garbo satirico che pia­cerà al pubblico, ma anche con squisiti esiti lirici; sempre temperati, comunque, dal suo spirito pungente.

«Questi...

«Vi piacerà da morire.»
Antonio D’Orrico

«Imperdibile.»
Loredana Lipperini

Dall’autrice del bestseller Che fine ha fatto Mr Y.


Quando Tash, figlia di un oligarca russo, viene mandata a studiare in un collegio inglese, si trova catapultata in un mondo lontanissimo da quello che conosceva. Le ragazze vivono in una bolla, seguendo priorità per lei nuove e incomprensibili. E tutte soffrono inspiegabilmente di disordini alimentari. Seppur a fatica, Tash cerca di integrarsi. Fra gite e lezioni di equitazione, lei e le sue amiche finiscono spesso dal preside, che è solito riservare a studentesse selezionate delle strane punizioni nei suoi alloggi. Quando la sua amica Bianca scompare misteriosamente, Tash comincia a sospettare che stia...

A cura di Gabriel-Aldo Bertozzi

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Quando Gilbert viene catturato dalla polizia, affida al complice Lupin un tappo di bottiglia di cristallo. Sa che lo aspetta la condanna alla ghigliottina, perciò prega l’amico di custodirlo con grande cura, ma senza spiegargliene il motivo. Arsène Lupin dovrà cercare di scoprire il mistero legato a quel tappo di cristallo, indagando sulla vita privata di Daubrecq, un uomo politico senza scrupoli. Da mago dei travestimenti, si infiltrerà in casa sua nelle vesti di vecchio maggiordomo...

A cura di Gabriel-Aldo Bertozzi
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Un mutilato di guerra, il capitano Patrice Belval, sventa un tentativo di rapimento di un’infermiera, conosciuta con il soprannome di Mamma Coralie. Innamoratosi di lei, il capitano scopre ben presto che è sposata, in occasione del feroce assassinio del marito. Questo crimine è legato a un complotto per svuotare la Francia delle sue riserve auree (la prima guerra mondiale è in pieno svolgimento) e anche a un mistero che unisce i due giovani. Per sbrogliare questi grovigli e difendersi da un implacabile avversario, Belval si rivolge proprio ad Arsène Lupin, il ladro gentiluomo. Che però si dice sia morto…

A cura di Gabriel-Aldo Bertozzi
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Mescolando abilmente giallo, fantasy e fantascienza, in questo romanzo Maurice Leblanc chiama in causa Arsène Lupin per districare il misterioso caso di una duplice sparizione, quella del padre e del figlio della bella Véronique d’Hergemont. Quasi tutta l’azione si svolge sull’enigmatica (e immaginaria) isola di Sarek. Qui gli sforzi indagatori e risolutori del ladro gentiluomo si concentreranno per individuare le trame sotterranee di una scandalosa vicenda di orgoglio e vendetta.

A cura di Gabriel-Aldo Bertozzi
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Il romanzo al centro della serie TV Lupin su Netflix


Che sorta di “ladro” è Arsène Lupin? “Ladro gentiluomo” è la definizione, coniata dall’autore stesso per il primo volume del ciclo, dell’affascinante e irraggiungibile Lupin, amato dalle donne, ammirato dagli uomini, idolatrato dai giovani. L’affascinante Arsène è anche conosciuto come “il Robin Hood della Belle Époque”, e l’abbinamento è legittimo, tranne che per un particolare: Lupin non ha armi se non la propria intelligenza, perspicacia, intuizione. Perfino i rappresentanti della giustizia, che pure non vedono l’ora di catturarlo, sono fermamente convinti che un delitto non potrebbe mai essere opera sua. Si traveste...

• La luna e i falò • La casa in collina • La spiaggia • Dialoghi con Leucò • Il compagno • La bella estate • Il diavolo sulle colline • Tra donne sole • Lavorare stanca • Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Prefazione di Paolo Di Paolo

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È stato senza ombra di dubbio uno dei più grandi autori del Novecento italiano, Cesare Pavese, animatore della vita culturale del Paese non solo come narratore e poeta ma anche come traduttore e redattore della casa editrice Einaudi, capace di raccontare i tormenti e le contraddizioni tra antico e moderno del secondo dopoguerra, lo spaesamento di una generazione che aveva attraversato il fascismo, la Resistenza e la Liberazione senza venire a capo dei propri drammi intimi e...

Prefazione di Paolo Di Paolo
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Mentre la città di Torino è devastata dai bombardamenti, Corrado decide di rifugiarsi in collina, alloggiando presso la casa di Elvira. In questi luoghi ritrova i ricordi dell’infanzia, e riassapora i ritmi lenti e le gioie di un’esistenza semplice. Nell’osteria Le Fontane rivede anche un suo antico amore, Cate, e conosce Dino, che pensa potrebbe essere suo figlio. Quelle che gli appaiono come una tranquillità e una felicità domestiche sono in realtà tanto più dolorose perché originate dalla codardia, dal rifiuto o dall’impossibilità di prendere parte alla cruenta guerra civile che è in corso. Per Corrado il senso di quello scontro è inafferrabile, come il senso della storia, a cui non è...

• La fattoria degli animali • 1984 • Senza un soldo a Parigi e a Londra • Giorni in Birmania • Omaggio alla Catalogna

A cura di Enrico Terrinoni
Traduzioni di Enrico Terrinoni, Andrea Binelli, Francesco Laurenti e Fabio Morotti


La fattoria degli animali (1945) è una favola in cui gli animali soppiantano gli umani espropriando la fattoria in cui lavorano sotto continui maltrattamenti. Dopo aver cacciato gli uomini la gestiscono autonomamente, fino a quando lo spirito rivoluzionario non sarà tradito e verranno a imporsi altre forme di sfruttamento: un’allegoria delle rivoluzioni trasformatesi in autoritarismi, o anche un esempio di letteratura per l’infanzia in cui si legge in controluce la lotta eterna tra giustizia e ingiustizia. ...

1984
George Orwell
9788822749772
1984
George Orwell
9788822796028
1984
George Orwell
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Cura e traduzione di Enrico Terrinoni
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È in questo celeberrimo romanzo che diventa espressione comune “Big Brother”, simbolo e sinonimo di un potere dittatoriale interessato al controllo totalitario dei sudditi. 1984 è l’ultima opera di Orwell (fu pubblicato nel 1949; l’autore sarebbe morto nel gennaio del 1950) e il suo classico per eccellenza. Romanzo distopico, vede la storia di una società futuristica e disumanizzata, rigidamente divisa in classi e dominata da un’ideologia perversa che sovverte i valori basilari della civilizzazione, come anche i cardini della comunicazione, primo tra tutti il linguaggio. È, paradossalmente, sia una visione apocalittica dell’evoluzione del socialismo agli occhi di un autore...